La terra Delle Caverne Dipinte by Jean M. Auel

La terra Delle Caverne Dipinte by Jean M. Auel

autore:Jean M. Auel [Auel, Jean M.]
La lingua: ita
Format: epub
Tags: Fantasy, Fantasy Storico
pubblicato: 0101-01-01T00:00:00+00:00


22

Il Settimo le accompagnò alla caverna sacra. Il sentiero era illuminato da torce conficcate a terra. Ayla rammentò quella volta che, al Raduno del Clan, aveva seguito i lumi e le torce ed era entrata nella caverna dove erano riuniti i Mog-ur. Ben sapendo che in quel momento non avrebbe dovuto trovarsi là si era nascosta dietro una stalagmite enorme un istante prima che la scoprissero. Solo Creb si era accorto della sua presenza. Questa volta però era suo diritto partecipare in quanto era stata invitata.

Quando scorsero un falò seppero di essere quasi giunti a destinazione. Attorno al fuoco c'era gente, chi seduto, chi in piedi. Arrivarono con il fiato corto, perché il sentiero era lungo e in salita. La Prima non lo disse esplicitamente, ma era contenta di aver deciso di fare il viaggio quell'anno. Pochi anni ancora e non ce l'avrebbe più fatta. Notando che faceva fatica, Ayla aveva appositamente rallentato il passo per renderle il cammino un po' più agevole.

Il gruppo le accolse con entusiasmo. Rimasero in piedi a chiacchierare aspettando l'arrivo dei pochi che ancora mancavano. Poco dopo spuntarono dal sentiero tre persone, tra cui Gionocol, proveniente dall'accampamento di una Caverna il cui Zelandonai possedeva un'inclinazione artistica. Anche i tre furono accolti calorosamente.

Il Settimo prese la parola: «Siamo davvero fortunati ad avere con noi la Prima tra Coloro che Servono la Grande Madre. Non credo che abbia mai partecipato ai nostri Raduni d'Estate, perciò questa è un'occasione memorabile. Con lei ci sono la sua accolita e lo Zelandonai che l'ha preceduta, ai quali estendiamo un caloroso benvenuto».

In risposta al discorso vi furono gesti e parole di saluto, quindi il Settimo continuò. «Sistemiamoci comodamente attorno al fuoco sui cuscini che abbiamo portato. Voglio farvi provare un infuso speciale, che ovviamente siete liberi di rifiutare. Le erbe vengono da sud, dalle pendici delle montagne che segnano il confine del territorio zelandoni. Me le ha regalate una Zelandonai di laggiù che da molti anni custodisce una caverna sacra. Tutte le caverne sacre sono il grembo della Grande Madre, ma in alcune, come la caverna di cui vi parlo, la Sua presenza è così forte da dirci che devono essere molto vicine a Lei. La Zelandonai che la custodisce ha compiaciuto la Madre a tal punto che Essa desidera rimanere vicino a quella caverna sacra.»

Ayla notò che Gionocol ascoltava con grande attenzione. Forse voleva capire come riuscire gradito alla Madre affinché restasse vicina anche all'Antro Bianco. Lui non Io aveva mai detto chiaramente, ma Ayla sapeva che considerava quella grotta come il suo luogo sacro particolare. Anche lei provava lo stesso sentimento.

Uno dei partecipanti stava recuperando con le pinze di legno le pietre messe a scaldare nel fuoco e le gettava nel contenitore intrecciato pieno d'acqua. II Settimo aggiunse all'acqua bollente il contenuto di un sacchetto di pelle e l'aria fu pervasa dalla fragranza delle erbe. Ayla tentò di identificare gli ingredienti della mistura. Alcuni sembravano familiari, altri le erano totalmente sconosciuti. Su tutto predominava un aroma di menta, aggiunta forse per coprire l'odore di un altro componente o per mascherare un odore o un sapore sgradevoli.



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